Onorevoli Colleghi! - La legge 3 agosto 2004, n. 206, in materia di benefìci in favore delle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice, approvata nella scorsa legislatura, sin dalla sua entrata in vigore ha dato luogo a diversi dubbi interpretativi, generando insostenibili lungaggini ai fini dell'ottenimento, da parte degli aventi diritto, dei benefìci previsti.
      In occasione della definitiva approvazione del testo da parte del Parlamento - e, in particolare, al Senato, nella Commissione Affari costituzionali in sede deliberante - tutti i gruppi parlamentari all'unanimità si espressero per l'applicazione dei benefìci previsti dal provvedimento anche ai parenti delle vittime della strage di Ustica e, comunque, anche nel caso delle vittime della criminalità organizzata. Tale orientamento venne tuttavia disatteso, con ciò contravvenendo alla volontà espressa inequivocabilmente dal legislatore, dando luogo, peraltro, ad una ingiustificabile disparità di trattamento tra le vittime di reati particolarmente gravi e che hanno profondamente scosso il nostro Paese.
      La presente proposta di legge, quindi, è tesa ad estendere i benefìci accordati dalla legge n. 206 del 2004 anche alle vittime della criminalità organizzata nonché alle vittime del dovere a causa di azioni criminose, incomprensibilmente escluse dai benefìci della citata legge, con ciò eliminando ogni dubbio sull'applicazione delle norme introdotte nel nostro ordinamento nel 2004.

 

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